La tubercolosi
Non è altrettanto vero nei Paesi in via di sviluppo dove questa malattia è estremamente diffusa, a causa principalmente delle scarse condizioni igieniche e dell’assenza quasi totale di farmaci e profilassi.
Il batterio responsabile di questa malattia si trasmette allo stesso modo di una comune influenza, ed è per tale motivo che l’epidemia è sempre possibile e anche molto veloce nel propagarsi.
Basta venire a contatto con goccioline di saliva che a loro volta entrano in circolo attraverso le mucose, per essere infetti.
I sintomi della tubercolosi colpiscono principalmente i polmoni, ma possono interessare anche altri organi importanti come reni, intestino, fegato, cervello, ecc.
I sintomi delle varie forme di tubercolosi

Nei soggetti affetti da questa malattia i primi sintomi sono di solito a carico dell’apparato respiratorio e, quindi, dei polmoni.
I segni più evidenti possono essere confusi con un normale raffreddore, con l’influenza o una bronchite, perché c’è una tosse insistente e grassa, che si acuisce specialmente di notte.
L’espettorato presente potrebbe avere tracce di sangue evidenti, essere di colore giallo, verde o marrone, a volte anche maleodorante, a causa di una possibile infezione virale associata.
La stessa tosse non si allevia con i farmaci e continua per più di un mese.
A questa si aggiunge una stanchezza inspiegabile e sonnolenza diurna, ma anche dolore al petto provocato sia dall’infezione tubercolare che dallo sforzo a cui è costretto il diaframma per la tosse continua.
Durante la notte può manifestarsi sudorazione e l’associazione di una febbricola, che torna alla sera, anche dopo aver assunto antipiretici o farmaci simili.
I sintomi conseguenti a questo stato di salute sono la mancanza di fame e un dimagrimento abbastanza veloce. Questo potrebbe ritardare la guarigione o comunque aggravare i sintomi e aprire la strada alla proliferazione dei batteri in altri organi del corpo. Un sistema immunitario indebolito non può garantire una reazione adeguata alla presenza di un’infezione che è comunque molto aggressiva, anche in base al ceppo contratto.
Nei bambini i sintomi possono essere latenti o comparire sulla pelle con esantemi (eruzioni cutanee), che potrebbero confondersi all’inizio con uno sfogo o un’allergia.
Se i sintomi non si manifestano subito a carico dei polmoni si parla di tubercolosi primaria, mentre se questi diventano evidenti e interessano anche altri organi viene detta secondaria.
Nei bambini un sintomo indicativo è la febbre persistente, che non si abbassa neppure con i farmaci e che richiede di rivolgersi prontamente al Pronto Soccorso per una terapia mirata.
I bambini affetti da tubercolosi si dimostrano stanchi, irritati, mangiano poco o rifiutano comunque il cibo per diverso tempo, sudano copiosamente e hanno tosse con catarro similmente agli adulti.
Quando la tubercolosi interessa anche altri organi, si possono manifestare altrettanti sintomi da non trascurare.
I sintomi della tubercolosi ai reni
I reni possono essere interessati dalla colonizzazione batterica tubercolare e reagire in modo molto preciso. Compare la cosiddetta ematuria, cioè la presenza di sangue nelle urine, che assumono a seconda della concentrazione ematica, un colore rosaceo, arancione, marrone o rossastro.
All’ematuria si associa anche fastidio e dolore mentre si urina e questo richiede esami mirati, come l’urino coltura, l’ecografia alla vescica e il test, come per tutte le forme di tubercolosi, al fine di verificare la presenza dell’infezione.
I sintomi della tubercolosi al cervello
Per questa forma di tubercolosi, che prende anche il nome di meningite tubercolare, i sintomi compaiono in modo graduale.
Nelle prime 2 settimane c’è un diffuso affaticamento e la sensazione di malessere generalizzato. Nel tardo pomeriggio o sera può essere riscontrata della febbricola, con una temperatura corporea che non superi 37,8°.
Dalla terza settimana si cominciano invece a manifestare quei sintomi caratteristici della meningite, che riguardano la comparsa di torcicollo, cefalea, febbre anche molto alta e fastidio rispetto alle fonti di luce.
Se non curata la tubercolosi al cervello può portare a confusione mentale, sintomi a carico dell’apparato digerente, come nausea, vomito, diarrea, fino a una persistente sonnolenza diurna e all’incoscienza, quindi al coma e alla morte.
I sintomi della tubercolosi alla colonna vertebrale
La tubercolosi può interessate anche la colonna vertebrale con sintomi che si manifestano con difficoltà dei movimenti, in quanto i nervi subiscono una progressiva compressione.
Il dolore viene avvertito anche alle braccia e alle gambe, al petto e alla schiena, con una sensazione netta di forte tensione muscolare.
Si verifica anche mal di testa, capogiri e difficoltà nel mantenere l’equilibrio.
In questi casi bisogna rivolgersi subito al medico per prevenire la formazione di ascessi e compromissione dei legamenti vertebrali e spinali.